Ho appena letto questa notizia su corriere.it e, per un attimo, non ci volevo credere.
Il titolo ha dell'incredibile:
"Napoli: tifosi padroni del treno
Centinaia di supporter azzurri diretti nella Capitale per seguire la squadra «sfrattano» i passeggeri"
Alcuni stralci:
I passeggeri sono stati «sfrattati» dall'Intercity plus 520 delle 9.24 diretto a Torino per far posto ai tifosi del Napoli diretti a Roma per assistere alla partita della squadra del cuore
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Nella stazione erano presenti centinaia di agenti, anche in assetto antisommossa
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Sono stati circa 250 i passeggeri che, a causa delle intemperanze dei tifosi del Napoli, hanno dovuto lasciare l'Intercity
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C'era anche il questore di Napoli, Antonio Puglisi, alla stazione di Napoli, che ha detto di aver parlato con i tifosi spiegando che tutti erano «regolarmente muniti di biglietto»
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«Una stazione sotto assedio per colpa di una partita di calcio»
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«Scendere? In pratica non c'erano alternative: prima i tifosi hanno cominciato a chiedercelo urlando, poi sono saliti sul treno gli addetti di Trenitalia ribadendo la richiesta. Cosa dovevamo fare?».
Il bello è che, tra poco, ho il timore che sentiremo un sacco di dichiarazioni secondo le quale le colpe sono totalmente di Trenitalia e non di una marea di teppisti magari anche orgogliosi di essere riusciti a prendere un treno che (per quanto ne so), regolamenti ferroviari alla mano, non sarebbe stato di loro diritto (avere il semplice biglietto non significa avere il posto prenotato).
Non commento il fatto che tutto ciò è accaduto per una partita di calcio, perché sarei di parte in quanto non ho mai sopportato questo sport. E, a dire il vero, non commento più ma mi resta un velo di tristezza, rabbia e delusione perché, sono convinto, cose di questo tipo capitano (e vengono mal gestite) solo da noi.
Lascio, però, i commenti aperti.