Tagliali...cavalo. Non mutilazioni da realizzare, bensì cambiamenti di mentalità
XXVI DOMENICA T.O.
“Se la tua mano, o il tuo piede, o il tuo occhio ti scandalizzano
tagliali... è meglio entrare monchi nel regno di Dio, che essere
gettati sani nella Geenna”. Essere di “scandalo” vuol dire far
inciampare e cadere, o comunque non sostenere chi è debole e bisognoso
di conforto. Noi pensiamo che la felicità stia nel conservare se
stessi, nel camminare indenni in mezzo a questo mondo, nel non perdere
mai nulla. Al contrario, dice Gesù, la felicità sta nello spendersi per
il Vangelo, nel dare la propria vita per gli altri. Ricordiamo la frase
di Gesù riportata da Paolo: “C’è più gioia nel dare che nel
ricevere”(At 20, 35). E per questo vale la pena fare sacrifici. L’amore
per gli altri, del resto, chiede sempre qualche taglio, esige sempre
qualche rinuncia. Non si tratta ovviamente di mutilazioni da
realizzare, bensì di cambiamenti da attuare negli atteggiamenti e nel
cuore. Noi, infatti, abbiamo in genere gli occhi puntati solo su noi
stessi; le mani operose solo per le nostre cose; i piedi che si muovono
solo per i nostri affari. Togliamoci almeno un occhio di dosso e saremo
certamente più felici. Usiamo almeno una mano per aiutare chi soffre e
gusteremo la stessa gioia di Gesù. Muoviamo i nostri passi sulla via
del Vangelo e saremo testimoni dell’amore di Dio. Così comprenderemo
quanto dice Gesù: “Chi vuol salvare la propria vita la perde; chi perde
la sua vita per il Vangelo la ritrova”.
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sabato, 30 set 2006 Ore. 09.29