Ollastra. Muore in mare il fratello di don Stefano Demontis
E' deceduto ieri notte, presso la foce del Tirso, Gianmario, 32 anni, fratello di don Stefano Demontis, mentre era appena entrato in acqua per un bagno. A don Stefano e ai familiari le condoglianze più sentite.
Le esequie si celebrano martedì 1 agosto, ore 18, presso la parrocchiale di Ollastra
LA NUOVA 1 AGOSTO 2006
Tragedia nelle acque di Torregrande nella notte annega un sub di Ollastra
Emigrato a Brescia era arrivato sabato per trascorrere a casa le vacanze estive
ORISTANO. C’era vento, ma a
tarda notte si era trasformato in una leggera brezza. Le acque del
golfo di Oristano erano, come nella gran parte dei giorni, calme. È
stato, con tutta probabilità un malore, a far finire tragicamente una
battuta di pesca a cui dovevano partecipare tre amici arrivati da
Ollastra sino alla spiaggia di Torregrande a poche decine di metri
dalla foce del Tirso.
È lì, che Gianmario Demontis (34 anni) ha
perso la vita proprio nel suo primo giorno di vacanza in Sardegna.
Sabato era arrivato da Brescia, dove aveva trovato lavoro e dove viveva
da qualche anno. Era tornato a casa per trascorrere le vacanze e
ritrovare i suoi familiari e gli amici di sempre.
Con due di loro
era entrato in acqua a Torregrande, verso le undici e mezza di notte,
per una battuta di pesca subacquea che però è durata lo spazio di pochi
attimi. Dopo alcuni istanti infatti i due amici di Gianmario Demontis
hanno sentito delle grida, molto simili ad un lamento. Non hanno capito
immediatamente da che parte provenisse quella voce, forse tratti in
inganno proprio dal vento.
Poco più tardi non vedendo più la
sagoma dell’amico in acqua si sono messi affannosamente a cercarlo.
Negli stessi istanti, le sirene hanno svegliato Oristano. Erano i
sommozzatori dei vigili del fuoco che, pronti ad entrare in azione dopo
essere stati avvisati da Andrea Cominu, giovane imprenditore edile di
Ollastra che si era immerso assieme a Demontis, si sono precipitati
verso Torregrande. È stata comunque una corsa inutile, perché l’amico
Gianmario era deceduto già da diverso tempo.
Il buio poi non ha
certo aiutato le ricerche (nelle foto) che si sono concluse soltanto
cinque ore più tardi. Verso le quattro e mezza del mattino, adagiato
nel fondale alto non più di due metri, c’era il corpo di Gianmario
Demontis.
Una volta riportato a riva, il corpo è stato esaminato
dai due medici in servizio alla guardia medica di Torregrande, che
hanno immediatamente escluso qualsiasi ipotesi di morte violenta,
perché sul corpo privo di vita non c’era alcun segno di possibili
violenze.
In spiaggia, da diverse ore, la tristezza e la
disperazione avevano intanto preso il posto della speranza e della
voglia di riabbracciare l’amico. Lì era arrivata anche una sorella di
Gianmario Demontis alla quale la polizia e i carabinieri hanno evitato
lo strazio di vedere il corpo del fratello morto. La salma è stata poi
trasferita all’obitorio dell’ospedale San Martino dove è a disposizione
del magistrato di turno. Anche se sulla morte di Gianmario Demontis non
sembrano davvero esserci dubbi. L’unica cosa da stabilire è infatti se
la morte per annegamento sia sopraggiunta in seguito ad un malore -
ipotesi ritenuta la più probabile - o per un intralcio imprevisto che
abbia mantenuto sul fondo il pescatore.
Enrico Carta
lunedì, 31 lug 2006 Ore. 15.36