Non vi era dubbio che la cultura, come in questo blog si e`scritto sin dagli inizi, sarebbe stato uno dei piatti forti che avrebbe servito mons. Ignazio Sanna, non solo alla realta`diocesana ma a tutto il territorio nel quale la chiesa arborense vive e opera. Un messaggio chiaro, recepito con piacere dal presidente Onida come si evince dal comunicato ufficiale apparso sul sito della Provincia: " Monsignor Sanna ha affermato che la collaborazione tra la Chiesa Arborense e la Provincia è un fatto scontato in relazione alla concretezza da attribuire ad almeno due problemi. In primo luogo gli aspetti culturali che coinvolgono l'ambito ecclesiale e quello civile in quanto gli investimenti sulla cultura hanno riflessi positivi su tutta la comunità". E tra questi investimenti ci sara' senza dubbio la creazione del Museo d'arte sacra diocesana. La diocesi, infatti, ha un patrimonio di tutto rispetto, sconosciuto nella sua interezza e per il suo valore artistico e storico. Come pure nessuno sa con esatezza quali e quanti documenti custodisca il cosidetto archivio della cattedrale, chiuso con le tre chiavi. La Diocesi possiede un patrimonio tale (basti pensare alla biblioteca del Seminario e ai reperti di Tharros che custodisce, agli
argenti e ori presenti nelle parrocchie, ai dipinti, statue, manufatti, paramenti, per non parlare dei quinque libri ovvero dell'inemastibile patrimonio che custodisce la memoria storica di decine e decine di comunita`, etc...) che merita di essere conosciuto, documentato e messo nelle condizioni di poter essere fruito da tutti.
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