Noi li lasciamo andare, i tedeschi se li vengono a prendere. La fuga dei talenti verso l’estero continua, soprattutto nelle regioni del Nord, dove più morde la crisi. Oltre a pessimismo e rassegnazione, a pesare è soprattutto il fattore economico: un giovane laureato in Italia, assunto con contratto a termine, difficilmente arriva a percepire mille euro al mese. In Germania il primo ingaggio può essere anche di millecinquecento euro mensili e, se il laureato è promettente, il salario aumenta
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