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Blog di Giuseppe Di Maria
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Browser

Articolo interessantissimo che bisogna leggere attentamente dedicato soprattutto alla propria privacy on-line.

Fonte: Computer Idea

Giuseppe

Una memoria da elefante PDF Stampa E-mail

Che navighiate on-line per lavoro, studio o semplice divertimento, lo strumento principe per l’esplorazione di Internet rimane il browser. Si tratta del programma che si occupa di visualizzare le pagine Web scritte in HTML o in altri linguaggi di programmazione specifici. I browser per PC più diffusi sono due: Internet Explorer, fornito insieme ai sistemi operativi Windows, e Mozilla Firefox. Per completezza va citato almeno un terzo programma di navigazione, Opera, il cui funzionamento si rivela molto simile a quello di Firefox.

Questione di memoria

La crescente complessità dei siti, la ricchezza di contenuti e numerose opzioni di personalizzazione, richiedono sempre più spesso che ogni browser registri una quantità variabile di informazioni nel computer dell’utente. A tal fine questi programmi incorporano una serie di strumenti che funzionano come una sorta di memoria. Questa memoria è “composta” dai “cookie” (biscotti in italiano), dalla cache, dalla cronologia e dalla funzione di completamento automatico. I cookie sono dei piccoli file che vengono scambiati tra il browser e i siti. Sono utilizzati per identificare un utente e le sue preferenze. Per esempio il classico “carrello della spesa” dei negozi on-line è gestito tramite un cookie. Basta qualche sessione di intensa navigazione per accumulare qualche centinaio di “biscottini” all’interno del proprio PC. La cache è invece la vera memoria del browser e contiene le immagini, i testi e i contenuti multimediali delle pagine Web visitate. È uno strumento indispensabile per accelerare la navigazione ed evitare che il browser carichi sempre interamente una pagina già visualizzata.
La cronologia è una sorta di diario in cui sono memorizzati tutti i siti visitati, in modo tale da facilitare la digitazione dei link nella stringa degli indirizzi.
La cache, i cookie, in aggiunta alla cronologia e alla funzione del completamento automatico (che permette a Explorer e Firefox di ricordare le password e i moduli), sono comandi studiati per semplificare, velocizzare e rendere più efficiente la navigazione.

L’altra faccia della medaglia

Quando si fanno acquisti tramite carta di credito, se si consulta una mappa interattiva o la posta su Gmail, c’è dunque lo zampino di un cookie, della cache nonché di altri “plug-in” dei browser, come le applicazioni Java e
Flash o i file ActiveX. Si tratta di software che sono alla base del funzionamento e delle modalità di visualizzazione di ogni sito Internet, in particolare di quelli caratterizzati da una spiccata multimedialità come MySpace, YouTube o eBay.
Tuttavia tutte queste funzioni, oltre a facilitare la navigazione nascondono anche un rischio per la privacy e la sicurezza del proprio PC.
Il classico adagio “non navigare sui siti pericolosi” si riferisce infatti non solo alla possibilità di visitare pagine Web fasulle o infette ma anche a quella di scaricare a propria insaputa cookie traccianti (denominati “bad cookie”) che spiano l’attività on-line degli utenti. In casi estremi, questi “biscottini” possono addirittura essere utilizzati per avviare in modo subdolo il download di dialer o virus.
Inoltre è bene ricordare che i cookie e i file della cache del browser vengono salvati all’interno di apposite cartelle del disco fisso. La directory predefinita per il salvataggio è: C:\\Documents and Settings\Amministratore\Impostazioni locali. Chiunque acceda alle sottocartelle contenute in questa directory può scoprire quali pagine avete visitato, di quale servizio on-line avete usufruito e che cosa avete scaricato dalla Rete. La cronologia poi è un’opzione utilissima per ritrovare “quel sito di cui non ricordo più l’indirizzo”, ma è anche un pericoloso strumento che permette a chi utilizza il vostro PC di scoprire come passate il vostro tempo on-line. L’attivazione della funzione di completamento automatico (chiamata anche “Opzione di salvataggio dei moduli”) offre certo l’indubbio vantaggio di non dover ricordare password e nomi utente per l’accesso ai propri account, ma espone la propria privacy ad un doppio rischio. Innanzitutto se utilizzate un computer in comune con altre persone, chiunque può, anche involontariamente, visitare il vostro servizio di Web-mail o addirittura avere accesso al vostro conto on-line. Inoltre, e cosa ben più grave, se qualche cyber-criminale riesce a violare (magari attraverso un trojan) il sistema di sicurezza del vostro PC e ad accedere alle cartelle del disco fisso, può agevolmente individuare i file all’interno dei quali sono memorizzati questi dati e carpire così queste informazioni.
Che cosa occorre privilegiare allora: la facilità di navigazione o la sicurezza? La cosa migliore da fare è padroneggiare i comandi relativi alle funzioni di “memoria” del browser in modo da navigare più facilmente ma senza correre alcun rischio. Salvando così capre e cavoli...

La memoria di Firefox...

Il browser del consorzio Mozilla offre una serie di strumenti intuitivi per la gestione della cronologia.
Questa può essere facilmente consultata premendo la combinazione di tasti CTRL+H o facendo clic direttamente sull’omonima voce presente nel menu principale Strumenti. La Cronologia si presenta come una semplice lista di siti. Basta selezionare un collegamento con il tasto sinistro del mouse per accedere al sito a cui si riferisce. Se invece evidenziate il  link con il pulsante destro avrete accesso ai comandi “Copia indirizzo” e “Aggiungi link ai segnalibri”.
Attraverso la Cronologia è possibile individuare ogni sito visitato negli ultimi giorni o mesi. Naturalmente, onde evitare di intasare il disco fisso di informazioni sugli indirizzi Web, questa funzione è programmata per conservare i link solo fino a un certo numero di giorni, generalmente nove. In ogni caso, la scheda Privacy del menu Opzioni consente di modificare questa impostazione o addirittura di disattivare del tutto questa funzionalità.
Quest’ultima è una scelta drastica da effettuare solo nel caso che si desideri mantenere l’assoluto riserbo sulle proprie attività on-line. Conviene invece aumentare l’intervallo di tempo lungo il quale i link vengono memorizzati qualora si voglia utilizzare la Cronologia come uno strumento di controllo, per esempio per verificare l’attività in Rete dei propri figli. Nel caso che si desideri eliminare uno o più link, è sufficiente evidenziarli, fare clic su di essi con il tasto destro del mouse e selezionare la voce Elimina.
Firefox, però, oltre a mantenere un elenco dei siti visitati, dispone anche di una cronologia dedicata al download, nella quale vengono memorizzati tutti i file scaricati dalla Rete. Se non volete lasciare traccia di quanto avete prelevato dalla Rete, vi conviene cancellare anche queste informazioni. Per farlo selezionate la voce Opzioni dal menu principale Strumenti. Poi scegliete la scheda Privacy e fate clic sul pulsante Impostazioni.
Assicuratevi quindi che sia spuntata la casella “Cronologia Download” e fate clic sul pulsante “Svuota adesso”.
La gestione delle altre funzioni di memoria di Firefox è leggermente più complessa e passa attraverso le schede Privacy e Sicurezza del “solito” menu Opzioni.
La prima scheda rappresenta infatti il punto di riferimento non solo per la cronologia ma anche per i cookie e i cosiddetti “Dati personali”.
Quest’ultima è una locuzione molto vaga che comprende le informazioni inserite nei moduli on-line, le password e, soprattutto, la cache. In sintesi la parte superiore della scheda Privacy riguarda la cronologia, mentre la parte centrale è adibita alla gestione dei cookie e degli altri dati.
Se fate clic su “Mostra i cookie”, potrete consultare tutti i “biscottini” scaricati dal browser e memorizzati sul vostro PC. Sono molti, vero? Centinaia. In linea di massima, un buon programma antivirus e lo stesso Firefox dovrebbero rivelarsi una protezione sufficiente contro i biscottini più pericolosi. Un utente attento dovrebbe di tanto in tasto cancellare la directory dove sono memorizzati questi file cliccando su “Mostra i cookie” e quindi su “Rimuovi tutti i cookie”. Ancora meglio sarebbe individuare gli eventuali biscottini maligni presenti nel computer, eliminarli e bloccarne il download ma, visto che sono numerosissimi, controllarli uno per uno è davvero complicato. In questi casi conviene rivolgersi a programmi o add-on specifici per Firefox come CookieSafe (https://addons.mozilla.org/it/firefox/addon/2497) ideati per sorvegliare in tempo reale tutti i cookie in esecuzione.
In alternativa potete fare clic sul pulsante “Eccezioni” per accedere ad una funzionalità che, sebbene non permetta di scegliere quali biscottini accettare e quali no, consente comunque di indicare quale sito sia abilitato o meno a lasciarli sul vostro PC. Dopo avere inserito l’indirizzo esatto di una pagina Web, selezionate il pulsante “Blocca” per impedire al sito in questione l’utilizzo dei cookie, o il tasto “Permetti” per consentirlo. Se premete il tasto “Permetti per la sessione” la pagina Web indicata potrà utilizzare i “biscottini” solo fino al termine della sessione di navigazione in corso.
L’ultima sezione della scheda “Privacy”, denominata “Dati personali”, permette poi di azzerare con un clic la memoria di Firefox.
Dopo avere selezionato il pulsante “Impostazioni”, potete scegliere quali informazioni eliminare tra la cronologia di navigazione e del download, la cache, i cookie, i dati salvati nei moduli, le password e le sessioni autenticate. Basta poi un clic sul pulsante “Svuota adesso…” per cancellare questi dati in un colpo solo.
L’ultima funzione di Firefox, importante in termini di privacy, è la sezione “Password” della scheda “Sicurezza” del menu Opzioni. Togliendo il segno di spunta alla voce “Ricorda le password dei siti”, il browser eviterà di memorizzare ogni tipo di parole chiave. Se il computer di casa è utilizzato da più persone con vari abbonamenti su diversi servizi on-line, è opportuno verificare che questa opzione non sia attiva al fine di non permettere agli altri l’accesso ai propri account.

...e quella di Internet Explorer

La gestione della memoria del browser Microsoft è incentrata nella configurazione delle opzioni del menu Privacy che cerca di semplificare il più possibile la vita agli utenti meno esperti, offrendo una serie di livelli di protezione prefissati.
Per gestire questa funzione selezionate dal menu Strumenti la voce “Opzioni Internet”.
Attraverso i comandi presenti nella scheda “Protezione”, stabilite come Explorer debba interfacciarsi con le diverse tipologie di contenuti scaricabili da Internet: dai controlli Active-X fino al filtro pop-up e anti-phishing.
Regolando l’apposita barra su una protezione Media, Medio-alta o Alta, definite in pratica il comportamento del programma di navigazione nella ricezione dei cookie, nell’attivazione dei controlli ActiveX e nelle richieste di conferma per l’esecuzione delle procedure di download.
Attenzione però, perché se impostate il livello di protezione “Alta”, sarà pressoché impossibile visualizzare i contenuti dei siti più interattivi. Facendo clic sul pulsante “Livello personalizzato…”, potete regolare manualmente ogni dettaglio delle opzioni di protezione a patto che riusciate a comprendere il significato di ciascun comando. In caso di guai, se fate clic su “Ripristina livello predefinito per tutte le aree” potrete riportare le opzioni di protezione al livello iniziale, annullando eventuali errori.
Explorer consente anche di personalizzare in maniera più semplice la gestione dei cookie attraverso il pulsante Avanzate presente nella scheda Privacy. Facendo clic su questo bottone potrete scegliere il livello di filtro spostando poi la barra in alto o in basso.
Non dimenticate di selezionare il pulsante “Avanzate”, spuntare la casella “Sostituisci gestione autometica dei cookie” e attivare le voci “Chiedi conferma” sia per i “Cookie dei siti Web visualizzati” che per i “Cookie di terze parti”.
In questo modo avrete un’idea più precisa di quante informazioni riceve e invia Explorer durante la navigazione e potrete smascherare comunicazioni sospette o non autorizzate. Accedendo invece alla scheda “Contenuto” del menu “Opzioni Internet”, potete personalizzare la funzione “Completamento automatico”.
Selezionate il pulsante Impostazioni e spuntate le caselle relative ai file che vi interessano. Il comando più importante è quello chiamato “Nome utente e password sui moduli”. Se disattivate questa opzione, il browser non compilerà automaticamente i campi relativi a nome utente e password per l’accesso ai vostri account.
È bene disattivare questa funzione, in modo da eliminare del tutto il rischio che qualche malintenzionato riesca a carpire le password curiosando all’interno del vostro computer. Al pari di Firefox, anche Explorer offre un buon numero di opzioni di personalizzazione per gestire la cronologia. Il comando per accedervi è sempre il medesimo, cioè la combinazione di tasti CTRL+H. In questo caso l’elenco dei siti visitati è anche consultabile direttamente dalla scheda “Preferiti”: basta un clic sul pulsante contrassegnato da una sorta di “V” per visualizzare gli indirizzi presenti nell’elenco.
Per eliminare invece i link memorizzati occorre fare ricorso all’ultima preziosa risorsa di Explorer per il controllo della privacy.
Si trova al primo posto nel menu principale Strumenti, ovvero: “Elimina cronologia esplorazioni…”. Potete così cancellare cache (“File temporanei internet”), cookie, cronologia, dati dei moduli e password.
Il miglior modo di preservare la propria privacy on-line sarebbe fare clic su “Elimina tutto” prima di terminare ogni sezione di navigazione.

sabato, 18 ott 2008 Ore. 18.44
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